martedì 22 settembre 2015


Brevi considerazioni sulla Legge di stabilità 2015

La legge di Stabilità 2015 (L 190/2014) è intervenuta sul trasporto modificando il quadro normativo in modo consistente.

Sono da considerarsi di rilievo:

l’intervento sul Decreto Legislativo 286/2005, con il quale modifica la definizione di “committente”;

l’introduzione di una disciplina specifica sulla “subvezione”, posta con l’obiettivo di limitarne e ridurre il numero dei vettori per ogni singolo trasporto.

In base alla nuova definizione il “committente” del trasporto, è anche l’impresa iscritta all’Albo degli Autotrasportatori “che stipula contratti scritti e svolge servizi di deposito, movimentazione e lavorazione della merce, connessi o preliminari all’affidamento del trasporto”, su tratta degli operatori che lavorano nella logistica di media e grande dimensione.

In base alla legislazione in esame, il “sub-vettore” è “l’impresa di autotrasporto iscritta all’albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose per conto di terzi” e l’impresa estera “abilitata a svolgere trasporto internazionale e di cabotaggio”.

Il vettore principale potrà commissionare il viaggio a terzi solo nel caso questa possibilità sia espressamente prevista nel contratto stipulato con il committente o da questi autorizzata.

Nel caso il primo vettore incaricato dal committente incarichi del trasporto un altro vettore in difetto dell’autorizzazione, il committente avrà diritto di risolvere il contratto per inadempimento.

È espressamente vietato al subvettore di affidare ad altro vettore il viaggio, nel caso il contratto sarà nullo ed il vettore effettivo avrà il diritto di percepire il compenso previsto per il primo sub-vettore.

La normativa concede una deroga per le imprese che effettuano trasporti di collettame raggruppando più partite e più spedizioni (con il limite del peso di ciascuna pari a 50 quintali).

Si tratta di servizi che comportano la “rottura del carico” (scarico delle merci dal veicolo A, la loro suddivisione e il successivo carico sul veicolo B); per queste situazioni è prevista la facoltà di avvalersi per l'esecuzione, in tutto o in parte, delle prestazioni di trasporto di uno o più sub-vettori dopo ogni rottura di carico.

Per semplicità mi soffermerei sul caso Vettore Contrattuale non autorizzato all’affidamento del carico a terzi che commissiona a terzi il viaggio e limiterei l’esame agli aspetti esclusivamente assicurativi.

Tra i documenti richiesti nella gestione del sinistro figurerà l’autorizzazione alla subvezione data dal Committente/proprietario delle merci, la forma dell’autorizzazione sarà necessariamente scritta, non per previsione legislativa, ma ad probationem ovvero ai fini di prova.

In assenza di questa autorizzazione il Vettore Contrattuale potrebbe non essere tenuto indenne dal suo Assicuratore.

La prescrizione dell’osservanza di quanto disposto dalla legge di Stabilità 2015 è sempre presente nei capitolati trasporti di nuova emissione e non è ovviamente derogabile; nel caso il capitolato sia stato concordato precedentemente la norma indicata cogente anche in assenza di un richiamo. 

I capitolati assicurativi che coprono il rischio della Responsabilità Civile del Vettore Stradale e i Danni per Conto degli Aventi diritto, possono o meno tenere indenne l’Assicurato dal risarcimento dei danni causati al Committente per tramite dei subvettori.

Alcune Compagnie escludono per gli Assicurati la possibilità di essere tenuti indenni dalla responsabilità maturata incaricaricando terzi dei trasporti che altri Committenti e/o altri Vettori hanno loro affidato.

Alcune Compagnie pattuiscono scoperti più elevati e/o limitazioni in caso gli Assicurati debbano essere tenuti indenni dalla responsabilità maturata incaricaricando terzi dei trasporti che altri Committenti e/o altri Vettori hanno loro affidato.

In genere sono previsti degli oneri in capo agli Assicurati, i quali dovranno:

richiedere copia dell’iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori;

richiedere copia della Polizza Assicurativa Responsabilità Civile del Vettore Stradale e dell’ultima quietanza pagata;

verificarne l’adeguatezza per garanzie, capitali e massimali.

l’identificazione del vettore a cui si affida il carico con una utenza telefonica fissa.

nella gestione del rischio rilevano le Istruzioni ai dipendenti e ai sub vettori che le ratificheranno per iscritto tra queste indico:

Durante le soste o fermate, da qualsiasi causa dipendenti, la cabina del veicolo dovrà avere i vetri interamente sollevati e chiusi e le porte chiuse a chiave, i copertoni scorrevoli fissati e nessuna chiave deve restare a bordo.

Inoltre il veicolo dovrà essere:

a) sottoposto a sorveglianza ininterrotta, intendendosi per tale quella esercitata a vista e attraverso continua presenza dell’autista o di altro incaricato del vettore (secondo autista, accompagnatore, personale di scorta) nelle immediate vicinanze del veicolo;

b) custodito in locali con gli accessi sotto controllo o chiusi con mezzi appropriati oppure in aree munite di valide recinzioni e con i varchi sotto controllo o chiusi con mezzi appropriati;

c) in caso sosti in aree portuali o aeroportuali, che siano recintate e con i varchi sotto controllo.

Durante l’assenza dell’autista, dovrà essere messo in opera il dispositivo antifurto, le portiere dovranno essere chiuse a chiave, i vetri interamente sollevati, i copertoni scorrevoli fissati e nessuna chiave deve restare a bordo.

Nel trasporto di merci sensibili al furto, l’autista deve fermarsi in posti sorvegliati e se del caso solo in parking illuminati e frequentati.

L’autista deve sempre costudire con se i documenti di bordo ivi compresi quelli riguardanti la merce, non parlare della natura, del valore, della destinazione, del suo itinerario.

In caso di constatazione dei comportamenti sospetti, l’autista deve assolutamente avvertire le autorità più vicine.

L’attivazione di misure di prevenzione e protezione sono sicuramente onerose, ma sono necessarie per la sicurezza del viaggio, per preservare il carico e il buon nome dell’azienda, adempiere ai doveri di diligenza.

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